La polvere di legno è stata classificata come cancerogena dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
Sono coinvolte principalmente le cavità nasali, i seni paranasali e il nasofaringe.
Sono molto più pericolose le polveri di legno duro, rispetto a quelle di legno tenero.
Il D.lgs 81/08 ha gradualmente portato il valore limite di esposizione dell’inquinante polveri di legno duro da 5 mg/m3 a 3 mg/m3 valore che, a partire dal 17 gennaio 2023 sarà ridotto a 2 mg/m3 (applicabile a tutte le polveri in miscela, anche quando le polveri di legno duro sono mischiate con altre polveri di legno).
A titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo, si considerano come legno duro le essenze di:
- acero, betulla, faggio, noce, pioppo, ciliegio, teak, palissandro, ebano, mogano, frassino, castagno, afrormosia
- abete, cedro, cipresso, larice, pino, abete di douglas, helmock (stralcio da elenco pubblicato nel
volume 62 IARC (1995) Wood Dust and Formaldehyde)
Le Aziende che nel proprio ciclo di produzione eseguono lavorazioni su materiale “legno duro”, devono aggiornare la propria valutazione del rischio attestando la conformità al nuovo limite di esposizione professionale.
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