Premessa: non confondere avviso di giacenza con compiuta giacenza. Il Postino lascia l’avviso che la raccomandata si trova presso uno specifico ufficio postale; trascorsi 30 giorni dall’avviso si perfeziona la compiuta giacenza con il reinvio dell’originale con l’indicazione della compiuta giacenza.
Consegna della raccomandata
Si parla di “compiuta giacenza” quando il destinatario di una raccomandata è assente al momento della consegna e, pur avendo ricevuto il c.d. “avviso di giacenza” (ossia l’avviso che troviamo nella cassetta delle lettere in cui c’è scritto che durante l’assenza è stato effettuato il tentativo di consegna di una raccomandata), non è andato poi a ritirare la raccomandata entro il termine indicato.
In tal caso la raccomandata si considera regolarmente consegnata al destinatario.
A tal proposito è interessante sottolineare che la Corte di cassazione ha chiarito che la raccomandata si presume pervenuta al destinatario alla data in cui l’ufficio postale rilascia il relativo avviso di giacenza (cfr., tra le altre, Cass. n. 27526/2013).
A tal fine è comunque necessario che l’incaricato della consegna (sia esso un postino o un ufficiale giudiziario) che non sia riuscito a provvedere alla stessa invii al destinatario la comunicazione con la quale lo avvisa che la raccomandata si trova presso uno specifico ufficio postale.
Quando si perfeziona la compiuta giacenza
La compiuta giacenza si perfeziona una volta che siano decorsi trenta giorni dalla data in cui la raccomandata, dopo il tentativo di consegna, viene posta a disposizione del cittadino per il ritiro presso gli appositi uffici.
La compiuta giacenza della raccomandata
Per quanto riguarda le normali raccomandate, più precisamente, la compiuta giacenza si verifica nel caso in cui il destinatario delle stesse non si rechi nei trenta giorni prescritti presso l’ufficio postale per il ritiro.
L’originale, in tal caso, viene reinviato al mittente con l’apposita indicazione di compiuta giacenza. Con la conseguenza che la lettera, da un punto di vista legale, si presume ricevuta dal destinatario e quanto in essa contenuto si presume conosciuto.